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Negli ultimi anni il problema dell'isolamento termico viene spesso trattato con troppa superficialità..... a mio parere questo argomento è molto più complesso e delicato. E' bene sapere che l'uso del cappotto esterno non è l'unico modo per isolare la propria casa e non è detto che sia sempre il migliore.


Se avete intenzione di fare dei lavori nella vostra casa per migliorare il confort interno e diminuire il fabbisogno energetico, per prima cosa consiglio di fare un'analisi accurata dei materiali e del tipo di struttura della vostra abitazione.
Consultate un tecnico specializzato in "Audit energetico". L'audit energetico di un edificio è un'analisi energetica, ovvero l'individuazione puntuale ed analitica di tutti i consumi energetici dell'edificio e degli elementi che possono determinare la loro variazione. Questo consulente sarà in grado di fornire risposte concrete alle vostre domande; vi mostrerà dove la vostra abitazione ha più bisogno di attenzioni e quali sono gli interventi possibili, i costi e come utilizzare gli incentivi fiscali.
Fatto questo sarete in grado di scegliere la tecnica più appropriata.
Di seguito un veloce excursus sulle tecniche più diffuse.

 

1) CAPPOTTO ESTERNO

L'isolamento a cappotto è il più diffuso ed il più conosciuto. Questo tipo di isolamento viene realizzato con pannelli isolanti che possono essere di vario tipo (isolanti naturali, ad esempio fibra di legno, di lana, di cellulosa ecc; isolanti artificiali come polistirene, poliuretano espanso ecc) che possono avere spessori e densità diverse che devono essere opportunamente calcolati.
Posizionare l'isolante verso l'esterno protegge le pareti dalle escursioni termiche e contribuisce alla correzione dei ponti termici costituiti dai solai, travi e pilastri che sono tra le principali "porte d'ingresso" del freddo all'interno del fabbricato. In questa tipologia di isolamento è importantissimo fare attenzione alla posa della colla e dei tasselli. Una cattiva posa può compromettere il lavoro anche se si sta utilizzando un ottimo prodotto.

Fonte: www.computometrico.com

2) CAPPOTTO INTERNO

Questo tipo di soluzione solitamente viene utilizzata quando non è possibile intervenire esternamente, ad esempio nel caso di edifici storici oppure nei condomini, o se si vuole intervenire solo in alcune zone della casa. In genere i migliori materiali isolanti termici per cappotto interno non sono sintetici. Per la realizzazione di un cappotto interno si scelgono materiali naturali perché i termoisolanti artificiali possono essere tossici...
Nello scegliere il miglior isolamento termico è sempre opportuno considerare le condizioni di messa in opera e la sua funzione. Per ovviare al problema della condensa, dell’umidità e della muffa nella messa in opera di un cappotto interno è sempre opportuno usare un materiale igroscopico e traspirante. In alternativa è possibile utilizzare una barriera al vapore sia sulla parete dell'intervento sia su quelle adiacenti.

Fonte: www.ideegreen.it

3) INSUFFLAGGIO

Quando si è in presenza di un'intercapedine nei muri è possibile realizzare l’isolamento termico delle pareti interne di casa utilizzando la tecnica dell' insufflaggio. A differenza di opere esterne come il cappotto, questo tipo di coibentazione non ha bisogno di autorizzazioni e solitamente viene realizzata in un giorno lavorativo. Per fare un buon lavoro consigliamo di utilizzare il miglior isolante termico sul mercato, ossia ISOFOR, una schiuma di resina ureica espansa ad alto potere isolante.

 
Questo tipo di intervento si completa in tre fasi principali:

- per prima cosa vengono praticati dei fori di 3 cm a tre altezze diverse: in basso, a metà ed in alto alle mura perimetrali. Dimensioni e posizioni dei fori vengono scelti in base ad un'analisi accurata della parete che permette di individuare i punti migliori per praticare l'insufflaggio.

- in seguito viene inserito l’isolante espanso ad alte prestazioni ISOFOR, che è in grado di garantire il totale riempimento delle pareti. Durante la fase dello schiumaggio viene utilizzata una telecamera da ispezione per controllare che il lavoro venga eseguito in modo ottimale.

- una volta iniettato il materiale, si procede alla chiusura ed alla perfetta rasatura dei fori.

 

   

Fonte: www.coibentarecasa.it 

4) PARETE VENTILATA

 Il sistema di isolamento a parete ventilata è un sistema multistrato che consente l'istallazione a "secco" degli elementi di rivestimento, sfruttando ancoraggi di tipo meccanico e lasciando una camera d'aria tra la struttura portante ed il rivestimento. Ci sono tre strati principali:
- l'isolamento termico in materiale coibente e idrorepellente, posato a ridosso della parete esistente
- una sottostruttura in alluminio, fissata tramite staffe all'edificio esistente
- il rivestimento esterno che può essere di diverso tipo ad es. gres porcellanato, marmo, granito, pietra, cotto ecc.
Il sistema a facciata ventilata è una delle tecniche più efficaci per risolvere il problema dell'umidità, dell'isolamento termico e acustico, ma anche il più costoso.
Grazie all'aria che entra nell'intercapedine si crea un flusso che d'estate diminuisce gli apporti termici dall'esterno e svolge anche la funzione di schermatura solare, mentre d'inverno favorisce l'eliminazione del vapore acqueo proveniente dall'interno.

Fonte: edilportale.com